martedì 1 marzo 2016

Fare Karate ha valore personale o sociale?

Nel variegato mondo delle Arti Marziali, ci si confronta spesso sul senso da dare alla pratica rispetto alla storia della singola arte, alla sua tradizione, agli sviluppi a cui è andata incontro con la contemporaneità, al suo posizionamento dal punto di vista delle Federazioni e/o Associazioni di riferimento che la promuovono a livello locale e nazionale, alla sua presenza nel novero degli sport olimpici e della sua affiliazione o meno al CONI etc.
Il dibattito verte spesso su quale sia l'arte più efficace, su quale sia la Federazione più capace e competitiva, sul fatto che venga data maggior importanza all'agonismo piuttosto che alla filosofia e alla pratica non competitiva.
Tanti discorsi, a volte nemmeno molto interessanti, in cui la parola comunità si riferisce quasi esclusivamente al mondo chiuso di chi l'arte marziale la insegna, la pratica, la promuove, spesso però senza dare il giusto peso e la giusta importanza al contesto sociale più allargato in cui essa agisce, nel quartiere, nella zona, nel distretto, nella città insomma.
Ha senso porsi la domanda: fare Karate ha valore personale o sociale?

Secondo i curatori di questo Blog, Renato Turbati e Alessandro Saccardo, la risposta è che entrambi gli aspetti vanno considerati, perchè limitare il valore della disciplina a quanto il singolo praticante apprende dal punto di vista tecnico, filosofico e a quanto di questo egli/ella si beneficia, limita moltissimo le potenzialità e le prospettive per cui le arti marziali furono create, che non erano certamente quelle di tipo agonistico.

Per questo abbiamo deciso di partecipare alla iniziativa che ha visto il Comune di Mantova capofila di un progetto proposto per il 2016 alla Fondazione Cariplo sul tema: "Lo sport una occasione per crescere insieme" dedicato ai bambini/e e ragazzi/e del Quartiere di Lunetta di Mantova, progetto che si pone come veicolo per la crescita comunitaria dei suoi abitanti giovani e giovanissimi e delle loro famiglie.

Lo sport come veicolo di crescita comunitaria, questo è uno dei motivi per cui dopo oltre venti anni di pratica di Karate tradizionale nell'ambito della Federazione Italiana Karate Tradizionale (FIKTA), ci siamo sentiti stimolati a prendere parte attiva mettendoci a disposizione della comunità mantovana e delle istituzioni che hanno voluto sposare questa idea resa operativa dall'occasione del Bando della Fondazione Cariplo e della Regione Lombardia.

"Il Comune di Mantova con 7 partner rappresentativi del sistema educativo, sportivo e del volontariato, attiva un percorso di 12 mesi per una intensa e innovativa sperimentazione di pratiche che dovranno testare e modellizzare Lunetta come quartiere dello sport multiculturale e modello di percorsi edu-sportivi, contribuendo così alla coesione sociale e alla crescita socio-culturale di almeno 150 tra bambini e adolescenti".

- Dominare la violenza, ritirare i soldati, proteggere il popolo, sviluppare la qualità di ogni persona, dare tranquillità al popolo, creare armonia tra i gruppi, contribuire ad arricchire la società. Questo è lo scopo dell'arte marziale - Sokon Matsumura


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